Tante belle leggende sull'origine delle differenti specie di gatti si rinvengono nei paesi della loro origine. Ogni paese, con grande cura e rispetto, tratta la loro storia.
Ma sul luogo e sul momento in cui è comparso per la prima volta il nostro Gatto Siberiano ci sono molte dispute.
La storia della felinologia russa è cominciata nel 1986, prima esposizione felina della Unione Sovietica si svolge a Moska nel 1987 (tutti i gatti a pelo lungo e semilungo vengono iscriti come "siberiani"). Ma i primi riferimenti sui gatti, simili al Siberiano, sono comparse nelle pubblicazioni del sedicesimo secolo. A quei tempi li chiamavano “Bukharskimi”.
Ancora oggi questo nome viene usato per “siberiano” sui litorali delle regioni del Volga. Le descrizioni dettagliate di
quel tempo circa questi gatti non si sono conservate. Soltanto nel 18° secolo si riscontrano le prime informazioni interessanti sui gatti, simili ai Siberiani contemporanei.
I viaggiatori V.N. Gartenvel'd, Simon Palas ed altri descrivevano dettagliatamente nelle loro note di alcuni gatti lanuginosi e molto-colorati, importati in Russia lungo la Via della Seta dai commercianti della Bukhara, colpiti dalle loro grandi dimensioni, dalla straordinaria bellezza e dalla loro grazia. Costavano abbastanza caro a quel tempo e per questo andavano a finire soltanto nelle case ricche e di rilievo.
Come questo gatto è comparso in Siberia e perché è diventato non il “Bukharskiy”, ma il Siberiano, dobbiamo rivolgerci alla nostra storia generale.
Cominciamo dal fatto che la Russia ha un enorme pool gentico genofondo di uno dei più meravigliosi e popolari, al giorno d'oggi, tra le razze feline - il Siberiano. Si tratta di una razza aborigena russa antichissima, simile alla persona russa nella natura e nello spirito! Con la nascita della felinologia russa ha ricevuto una direzione specifica nella divulgazione e nell'allevamento selettivo.
Due secoli fa questi gatti si incontravano non soltanto in Siberia, ma anche sull'intero territorio dell’Impero Russo. La popolazione indigena della Siberia conduceva il nomadismo e non teneva i gatti. Probabilmente, le popolazioni migranti dalla parte Europea che vennero per vivere nella terra siberiana, portarono con sé i propri gatti domestici. Oppure sono comparsi nel periodo del commercio attivo con i paesi asiatici. Finiti sugli spazi immensi della terra Russa, questi gatti si sono assimilati con i gatti selvatici della steppa e della foresta, da qui derivano le grandi dimensioni e le colorazioni aguti-tigrate. La grande varietà di colorazioni dei siberiani, oggi in maniera relativa, riflette la geografia degli antenati: qui blue smoke e silver, marmo ardente e neve bianca, ala del corvo, i disegni pastello e i colori vivi delle mascherine colorpoint e certamente i classici aguti. Molti osservatori notano, giustamente, la prevalenza delle caratteristiche dei siberiani aborigeni del continente lungo l'asse ovest - orientale, collegando questo con la prevalenza dei gatti selvaggi della steppa e della foresta Siberiana.
Questa è stata la fonte inestimabile ed insostituibile dei geni, che hanno dato le caratteristiche di base alla razza siberiana.
Dopo aver affidato il loro destino all'uomo, questi gatti, ancora oggi, hanno un legame con la foresta ed in questo troviamo il loro fascino speciale. La loro non-addomesticata bellezza ci sta osservando con lo sguardo saggio e fiducioso. Con quale forza respira il fuoco di questi occhi profondi, onesti e seri! I gatti siberiani sono liberi e indipendenti. Ma sembrano essere felici di vivere vicino a noi.
Allora, chi sono loro? E da dove vengono?
Questa razza molto recentemente è stata riconosciuta dal WCF e dalla FIFe.
Circa 30-40 anni fa il nome "Siberiano" ha cominciato ad essere attribuito ai grandi gatti dal pelo semilungo, che popolavano allo stesso modo anche la parte ovest della Russia. Negli ultimi 200 anni, da noi, questi gatti erano comunemente chiamati “bukharskiye”. I geografi ed i viaggiatori russi dal 18° al 20° secolo accennano del "catus sibiricus" non soltanto come il rappresentante della fauna selvaggia del continente. Nella seconda metà del 20° secolo il tradizionale nome “bukharskiye” comincia a sparire, soppiantato dal nuovo: "siberiano".
Perché il nome del gatto selvatico viene trasferito arbitrariamente al gatto domestico, già conosciuto e persino famoso con il nome di “Bukharskaya”?
Viene da pensare, che il motivo va cercato non dentro la zoologia o la felinologia, ma nella storia dei gatti e della gente, nella nostra storia comune.
È necessario dire che i gatti venivano esportati dalla Bukhara non soltanto all'Est ed in Siberia, ma anche all'Ovest nella regione Caspica e verso il nord lungo il fiume Volga.
I felinologi europei insistono nel dire che, in questo modo, ai tempi delle conquiste dei Vichinghi nel Nord dell’Europa, sono stati trasportati dall'Asia centrale gli antenati dei gatti, denominati oggi Norvegesi delle Foreste. Nella nostra Siberia Orientale si incontrano Gatti Siberiani con il tipo perfettamente simile al Norvegese. Questa è una buona dimostrazione dell'unità delle radici Centro-Asiatiche dei "Norvegesi" e dei "Siberiani".
Però torniamo ai nostri "Bukharzi". Naturalmente non soltanto i Vichinghi esportavano i bellissimi gatti dell’Asia Centrale. Gli stessi commercianti asiatici li trasportavano via Caspio e lungo il fiume Volga, per poi proseguire sulla terra fino a Mosca, con la quale avevano un vasto commercio. Ovviamente, molta di quella abbondanza orientale, della quale il mercato di Bukhara poteva vantarsi, si trovava sui mercati di Mosca e naturalmente, i famosi gatti venivano trasportati in Mosca non meno che con le carovane verso l’Est ed in Siberia.
Probabilmente, proprio così si è formata questa razza aborigena di gatti. Così come in Russia la Siberia veniva denominata “grande e potente”, per le relative proporzioni, questi gatti hanno ereditato il loro nome “Siberiani“ per la loro grande corporatura.
Per cui, perché i "bukharzi" sono diventati Siberiani?
La disintegrazione dell'Impero Russo, come si sa, ha toccato anche l'Asia Centrale. Bukhara ha cessato di essere la “Roma asiatica", il commercio precedente non c’era più, ma i gatti di Bukhara hanno continuato ancora a chiamarsi “Bukharskiye” sia a Mosca che in Siberia. Indubbiamente, questo vecchio nome imperiale dei nostri Siberiani è appartenuto alla formazione uscente ed ha dovuto sparire come tante altre cose. Oggi è arrivato il tempo di far rivivere questo nome, ma non come attuale, ma come storico. Dietro questo nome si nascondono tanti aspetti interessanti e non ancora dimenticati trasmessi dalla vecchia generazione. Conoscendo e sapendo stimare la storia della nostra probabilmente razza aborigena di gatti più popolare degna di presentare la razza al livello internazionale – “Bukharskaya” ed ora definita Siberiana, possiamo trasmettere il nostro rispetto ed interesse agli altri.
Tutte le volte che parlo dei Gatti Siberiani, mi vengono sempre in mente le bellissime parole, scritte su una delle gabbie espositive: "Il Gatto Siberiano: la bellezza e l’orgoglio della Russia!” Queste parole le ho viste per la prima volta 16 anni fa. Mi hanno commosso! Un epiteto più riuscito di questo gatto, semplicemente non può essere trovato. La natura ha fatto a noi e ai russi, un incredibile dono, regalando una meraviglia delle meraviglie: il nostro Gatto Siberiano! Una creatura coraggiosa e fedele, dal carattere forte ed indipendente, un cacciatore impavido e anche un pigro e affettuoso animale domestico capace in qualsiasi momento non soltanto di proteggere il suo proprietario, ma anche di creare l’armonia domestica. Medico eccellente o semplicemente amico leale, aiutante della casa, splendido ornamento di qualunque abitazione e spirito del focolare familiare. Resistenti e morbidoni, riccamente colorati, i Gatti Siberiani sono l'incarnazione della varietà, dello splendore e della bellezza della natura stessa che, armoniosamente, è entrata nella nostra vita! Questo gatto personifica le peculiarità nazionali della persona russa grazie alle sue caratteristiche estetiche e caratteriali.
Sono sorprendenti l’attuale bellezza e la maestà di questi gatti. Probabilmente, in questo è nascosto il segreto tanto semplice, che ci ha attratto ed attrae tuttora verso questa piccola bestiola domestica. Per cui, durante le prime mostre nel nostro paese, i Gatti Siberiani hanno attirato l'attenzione ed hanno messo in difficoltà I giovani felinologi russi per risalire a quali aborigeni assegnarli.
In alcuni aspetti sono simili ai Maine Coon e ai Gatti Norvegesi ma i Gatti Siberiani hanno avuto un certo numero di differenze essenziali. La loro struttura ossea è più pesante, le zampe considerevolmente più corte, la testa è più arrotondata con le guance pronunciate e dal mento ben sviluppato. Le orecchie sono molto più corte e posizionate più larghe. Questi segni della formazione della razza sono serviti per la selezione degli individui fenotipici come la base del primo campione preliminare dello Standard della razza Siberiana, realizzato dalla O.S. Mironova nel 1987. Aggiornato durante gli anni successivi esso è diventato ora lo Standard vigente.
Alla fine di anni ‘80, con lo sviluppo della felinologia russa, ha avuto inizio un enorme afflusso di gatti stranieri: Persiani, il siamo-orientali, British…. Sullo sfondo dello splendore importato dai pedigree lungo i nostri fenotipici gatti siberiani avevano un aspetto alquanto modesto. Nelle prime mostre feline molti li vedevano come semplici gatti di casa. Però i veri amanti della bellezza naturale hanno apprezzato immediatamente la loro forza e maestà..
Sono passati 20 anni dal momento in cui, i primi allevatori e felinologi, con infinito amore ed entusiasmo si sono occupati della formazione dei Gatti Siberiani come razza. Nel frattempo i nostri Siberiani sono cambiati molto. Da gatti di strada si sono trasformati negli splendidi e ben curati animali di razza. Si distinguono per un fisico eccellentemente sviluppato, per la ricchezza delle colorazioni, per la grandezza, per l’ossatura forte e pesante, ma cosa più importante, per la loro indole mite.
Le caratteristiche base, fissate dallo standard, non soltanto non sono state perse, ma sono state pienamente perfezionate. Molte vittorie dei Siberiani nelle mostre dimostrano che la direzione del lavoro di selezione presa tanti anni fa era giusta. Sono diventati leggenda i primi Gatti Siberiani, che sono stati la base dei Siberiani moderni - Dimka Laskoviy Zver, Morris, Cim-Cim Ashtau, Zhalsan Ayvar, Mars, Nestor, Amur Abakan, Gelios Onyx Gloria; per sempre rimarranno nella memoria degli estimatori del Gatto Siberiano le nostre bellezze siberiane - Zosya Ladoga, Bukashka, Dasha Anfeya, Arkiza ed Arisha Valenvik, Anais Sargi, Assol Masquerade, Pishka Dicaiya Krasa . Tsarevna Zezilia, Risya Snezhnaiya Sibir - come esempio di insuperata bellezza naturale e di grazia davanti ai quali, gli ammiratori della razza siberiana potevano restare incantati per delle ore. I loro discendenti sono facilmente riconoscibili. Ogni anno stanno crescendo nuovi e nuove bellezze. Si organizzano gli speciali Siberiano e ogni mostra, parata dalla perfezione siberiana, diventa speranza e orgoglio della razza.
Scritto da:
Tatiana Pavlova - Presidente dell’Associazione degli Amatori dei Gatti Siberiani
Tradotto da: Viktoriya Dehtyarova